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  • Immagine del redattoreAnna Stellari

Ricominciare

Gli inizi, i nuovi inizi, piacciono un po’ a tutti.

Mi riferisco alla sensazione di tornare a scuola a settembre.

Libri nuovi, pagine bianche, matite appuntite.

La sensazione di indossare un abito appena comprato. Il profumo, la novità, la libertà, l’idea che ‘se è tutto diverso, è tutto possibile’ e l’eccitamento che ne deriva.


Certe volte penso che il motivo per cui sentiamo questo bisogno di comprare qualcosa di nuovo in determinati momenti della nostra vita sia dato proprio dall’emozione che la ‘novità’ riesce a suscitare, attutendo così tutto quello che non vogliamo sentire.




Quando dobbiamo ricominciare con noi stessi non possiamo comprare pezzi nuovi e non possiamo nemmeno sostituire quello che abbiamo.

Quel tipo di ‘inizio’ smette di piacerci come smette di piacerci il cenone di capodanno.

Non è la prima volta che succede una cosa del genere e abbiamo anche la saggia certezza che non sarà nemmeno l’ultima.


Da lì la fatica. Un’immensa fatica.


E da li anche tutte le idee geniali che ci vengono in mente per non sentirla:

Netflix, perché basta un attimo per accendere lo schermo e spegnare il cervello.

Abbrutirci, perché piangere, disperarci, autocommiserarci ci sembra quanto meno il minimo che ci possiamo concedere.

Paragoni, inutili, insensati, impossibili da non fare verso le restanti sei miliardi di persone che non sembrano provare questi conflitti interiori.


Ricominciamo tutti. Siamo solo restii a raccontarlo.

Perchè ricominciare vuol dire che qualcosa non ha funzionato, che in qualcosa abbiamo sbagliato e questo preferiamo non dirlo.


Ci diciamo che la prossima volta saremo più attenti, prudenti, scaltri e razionali, ma la ‘prossima volta’ arriva e noi non siamo stati abbastanza attenti, prudenti, scaltri e razionali.


Questa non è la dimostrazione che non siamo ‘abbastanza’ ma è la dimostrazione che stiamo vivendo, pianamente. E’ la dimostrazione che abbiamo scelto di non stare fermi nella nostra piccola zona di confort ma che ci siamo spinti più in là e così facendo siamo caduti, ci siamo fatti male, abbiamo sbagliato, e abbiamo dovuto ricominciare.


Dobbiamo solo smettere di nasconderci, vergognarci e sentirci in colpa e imparare invece a dirlo, a condividerlo e soprattutto ad andarne fieri.


Auguro a te, e a me stessa, di non dubitare mai della forza che possediamo tutte le volte che, contro ogni nostra aspettativa, dobbiamo ricominciare.


Non abbiamo ancora idea di quale sia il modo giusto di vivere ma ricominciare vuol dire che ci stiamo provando nonostante tutto.

Questa è la misura del coraggio che abbiamo, questa è la verità che dobbiamo ricordarci, questa è l'unica cosa che vorrei dirti.

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