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Immagine del redattoreAnna Stellari

Presenza

Oggi è un giorno nuovo. La distanza sociale alla quale siamo stati costretti come calzini dentro cassetti stracolmi, allenta la presa. Sono passi timidi di cui siamo entusiasti perché le mancanze sono state pesanti e prolungate per un tempo che è sembrato infinito. 



La presenza, delle nostre persone, penso sia la cosa che è mancata di più a tutti. Credevamo fosse la libertà il tassello fondamentale, ma quando ci hanno detto di poter uscire continuando però a mantenere le distanze abbiamo capito che anche la libertà poteva perdere il suo posto nel podio delle priorità. 

Se la tua libertà non la puoi condividere con chi ami allora diventa solitudine. Va bene anche quella, ma non può di certo essere eterna. 

A stare lontani non ci riusciamo, abbiamo criticato ogni decreto che ci impediva di volta in volta di avvicinarci come avremmo voluto. Ci sono stati i ribelli, gli osservanti delle regole, i complottisti, i giudici, ma tutti con il comune pensiero di poter ‘'pretendere'’ di più. 


Ho sorriso vedendo le reazioni indignate delle persone e ho pensato a tutte le volte che, nella vita normale, non ci si sente legittimati ad avere queste stesse identiche '‘pretese'’. 


Ci sono persone che improvvisamente spariscono. Che non sono dove dovrebbero essere. Persone di cui la presenza ci manca tremendamente ma non così tanto da sentirci legittimati a poterla chiedere, magari insieme ad un libretto di spiegazioni. 

Lasciamo correre momenti e occasioni, raccontandoci che ci sono altri modi di ‘esserci’, che si può stare vicini anche se lontani. Sicuramente questa situazione in primis ci ha dimostrato come è stato possibile esserci anche a distanza ma questa è un’eccezione, un esperimento pensato male e venuto peggio. 


Nella vostra vita, quella che piano piano tornerà alla normalità, lasciate perdere le comparse. Lasciate perdere le persone di sfondo, quelle che non vi colorano gli occhi, quelle impegnate, quelle che hanno una scusa per ogni proposta. Lasciatele perdere con la stessa velocità di quando lascerete le mascherine una volta che questo scherzo inizierà a farci ridere.


Circondatevi di persone che vi facciano sentire la loro presenza. Circondatevi di persone che ci sono per il piacere, la voglia e l’impegno di farlo, non per caso o comodità. 

Questa voglia cieca di vedersi, toccarsi, stringersi, non fatevela passare, ma portatela con voi. Ascoltatela quando qualcuno palesa le sue scuse invece della sua persona. 

Non siamo fatti per i silenzi eterni, le attese enigmatiche, i vuoti incolmabili, lasciate la suspance a chi sa girarci un film, voi giratevi dall’altra parte e camminate a passi lunghi e ben distesi verso ciò che meritate.


Pretendetela quella presenza che ad oggi vi manca tanto, le apparizioni lasciatele a Fatima.


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