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  • Immagine del redattoreAnna Stellari

Cambio stagione

Il cambio stagione non serve solo ad adattare gli indumenti alla brezza presente. È un momento di fermo per capire cosa va ancora bene e di cosa invece bisogna liberarsi. 



Con il tempo si ammettono più velocemente gli errori commessi, si diventa meno attaccati e pretenziosi. Si lascia andare tutto quello che non ci fa più stare bene, vestiti o persone che siano. 


Io ciclicamente lo faccio con diverse cose nella mia vita. Mi guardo un attimo e controllo quello che c’è. Provo a tenere l’essenziale e all'ultimo momento ripesco sempre qualcosa di cui mi sarei già dovuta liberare da tempo, grande classico. 

Giorni fa ho letto una frase “lascia andare le persone tossiche nella tua vita” e chissà perché non riuscivo a non pensare al momento del cambio stagione. 


Quando ti rendi conto che quel capo, voluto desiderato messo e rimesso, non ti sta bene, non ti fa più star bene. E tu te la prendi con il capo che si è rovinato, che la qualità non era delle migliori, che è fuori moda, che veste strano, tutto così improvvisamente. 


Sicuramente hai ragione, è colpa di quel pezzo di stoffa. 


Poi provi altre cose davanti all'infinito armadio di possibilità ma nulla sembra stare bene, nulla è abbastanza. Ecco pensando a quella frase letta e all'armadio incriminato, credo di aver trovato la quadra: certe volte, la persona tossica sei tu. 


So che non amerai sentirtelo dire, ma bisogna che iniziamo a prenderne consapevolezza un po’ tutti. Certe volte sei tu la persona tossica, la prima che intralcia la tua vita. 


Sei tu che prendi cattive decisioni, tu che sbagli, tu che inglobi altre persone nel tuo malessere. Sei tu che ti dovresti allontanare da te. Tu dalla quale dovresti prenderti una pausa. Tu da mettere in discussione. 

Con questo non vorrei che tu ti sentissi colpevole di qualcosa ma piuttosto mi piacerebbe direzionare il tuo sguardo che osserva sempre esternamente. Gli occhi magari credono erroneamente che tutti i problemi siano davanti a loro, senza mai mettere in discussione la persona che guarda.


Certe volte ‘quella persona’ sei tu. Sei tu che ti butti giù, tu che inventi scuse, tu che non sei presente a te stesso, tu che scappi, tu che fai male. Te lo ripeto perché serve. Serve a te per ricordarti di controllare dentro prima di controllare fuori. Serve al tuo ego per sgonfiarsi e rallentare. 


Serve anche perché tu non ti puoi buttare via come i capi nell'armadio. Se capisci che il problema sei tu allora siediti e risolvi la cosa. Scendi a compromessi con gli standard che ti sei posto. Fai pace con le promesse che non hai mantenuto. Perdonati con calma e profondamente. Questa è l’unica relazione, l’unica, che devi far funzionare.


Prima di inoltrarti nel cambio stagione di vestiti, stanze e persone, guarda il lavoro che hai da fare con te e non esitare a fare il primo passo.

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