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  • Immagine del redattoreAnna Stellari

Le forme

Stai attento alle forme delle cose, che le forme sono tante quanto quelle che può assumere l’acqua.


Il coraggio che ti immaginavi spavaldo, sicuro, fiero lo puoi ritrovare sotto sembianze decisamente più morbide.

Può essere silenzioso e lento.

Può avere le mani che tremano in sostituzione del più conosciuto sangue freddo.

Può essere delicato e non devastante, può rivoluzionare senza sconvolgere nulla.

Dimostra la sua forza per gli argomenti che tocca non per il caos che genera. 


Il bene è lo stesso. Te lo immagini calmo paziente e gentile.

 Ma il bene, alle volte, si urla. 

Si scontra e combatte. Non riceve e non cerca consensi anche se li meriterebbe più di chiunque altro. Viene giudicato perché si ritrova dalla parte sbagliata per difendere quella giusta. 


Il male invece, quello cortese, quello a modo, quello gentile, quello educato, non te lo presento perché penso che, tuo malgrado, sai già di che parlo. 


Non vorrei che questo discorso ti suonasse come ridondante perché non è questa la sua intenzione. Vorrei piuttosto ricordarti di quanto è facile cadere nella trappola del giudizio. 


Crediamo di poter giudicare persone e situazioni quando riusciamo a vederle e a conoscerle più in profondità ma sono solo le forme.

Tante forme diverse, quelle sono le uniche cose che riusciamo e vedere.


Le forme sono spesso ingannevoli, confondono e si mascherano con altro. 

Vorrei solo ricordarlo a me e a te. Per tutte le volte che con facilità si parla di cosa sarebbe stato giusto fare o non fare. 


Non possiamo saperlo. Non sappiamo a che forma stiamo prestando la nostra attenzione ma possiamo provare a guardare ancora, con attenzione, tutte le cose che riteniamo importanti.


Con la stessa gentilezza, cura e attenzione possiamo lasciar andare quello che invece non ha più importanza per noi.

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