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  • Immagine del redattoreAnna Stellari

La Motivazione


Esiste un pò questo mito che il lunedì, inteso come inizio di una nuova settimana, dovrebbe essere carico di buoni propositi, energia e motivazione. Non sempre è così.

Non sempre la voglia di fare ci salta addosso, ma anzi certe volte ci si sente affaticati prima ancora di cominciare. La mancanza di motivazione che sentiamo è accompagnata da due grandi tipologie di reazioni: l'alibi e la colpa.


L'Alibi è favoloso. Possiamo infatti nasconderci dietro la ‘mancanza di motivazione’ per giustificare tutte le cose che sappiamo dovremmo fare e che invece non facciamo. Diciamo semplicemente ‘ho perso la motivazione/ lo spirito / la voglia / l’ispirazione’, usiamo parole diverse ma la sostanza è sempre quella. Siamo così tanti a nasconderci dietro queste frasi che non riusciamo più coprirci. Ci giustifichiamo quasi come se la motivazione fosse una chiave per aprire una porta. Abbiamo perso la chiave e quindi non possiamo aprirla, fine.


Poi arriva la colpa. Ci si colpevolizza chiedendosi perché proprio noi non abbiamo questa forza di volontà, com’è possibile non essere carichi, produttivi, positivi, motivati. Non ci sentiamo 'a mille' e questo diventa un chiaro segno che c'è qualcosa che non va in quello che stiamo facendo, nelle scelte che abbiamo fatto, nei percorsi che non abbiamo ancora intrapreso, o più semplicemente c'è qualcosa che non và in noi. Non ci sentiamo abbastanza disciplinati, non abbiamo abbastanza forza, non abbiamo la qualità e la stoffa che invece molte persone hanno. 'Non siamo abbastanza' ed è solo colpa nostra.


Per quanto apparentemente siano reazioni diverse, entrambe dipingono la motivazione come una qualità necessaria a fare determinate cose, in sua mancanza non possiamo comportarci altrimenti.



Questo discorso non vale però per tutte le nostre scelte ma, come dicevamo, solo per determinate cose.




Ad esempio il giorno che ci sentiamo così andiamo lo stesso a lavoro, che ci piaccia o no, motivati o no, lo facciamo. Sbuffando, lamentandoci con tutti, contando il tempo che non sembra passare, ma lo facciamo.

Se lo stesso giorno abbiamo la palestra invece, quella è la prima che salta: ‘con una giornata del genere ti pare che vado pure a fare esercizi? non riesco’.


Penso sia importante ricordarci che è normale, umano e giusto che ci siano questi momenti. Non dovremmo nemmeno sforzarci di far sembrare che tutto vada sempre bene perché non è così. Non dovremmo sentirci sbagliati perché abbiamo questi momenti, ma anzi sentiamoci tutti più grati perché questo vuol dire che siamo ancora umani e ancora vivi.


Alle volte non và e basta, questo si riversa sulle scelte che compiamo. Ci sta. In quest'ottica, saltare un giorno di allenamento non fa assolutamente nulla, rientra in quello che dicevamo essere normale, umano e giusto. Solitamente però il giorno segue un altro giorno e un altro ancora e ci ritroviamo al fine settimana dicendo ‘comincio lunedì’ in un eterno circolo.


Il famoso lunedì dove tutto dovrebbe iniziare, la palestra, la dieta, smettere di fumare, fare quella telefonata, leggere quel libro, buttare quello scatolone, finire quel lavoro, compiere quella scelta.. inutile dire che la lista potrebbe continuare.


Non piace a nessuno ammetterlo, ma noi siamo l’insieme delle scelte che compiamo ogni giorno e non quelle che facciamo sotto la luna buona.


Nel corso delle settimane, mesi, anni, nonostante tutto l’impegno, gli esercizi e le frasi motivazionali di cui ci circondiamo, ci sono momenti in cui ci sentiremo poco o per nulla motivati a fare quello che stiamo facendo. Anche se siamo sulla strada giusta, questi momenti ci sono e ci saranno sempre.


Prova a immaginare la motivazione come fosse una tua cara amica. Quando c’è lei è tutto più bello e per certi versi più facile perché puoi condividere la tua esperienza con una persona che ti capisce e ti incoraggia a fare di più. Ora, pretenderesti davvero che questa tua ‘amica’ sia con te 24 ore su 24? non può! Non è colpa tua, né sua, semplicemente non può succedere una cosa del genere, sarebbe irreale.


Le tue scelte quindi non possono essere condizionate dalla sua presenza o meno, devi farlo lo stesso.


Una persona mi ha chiesto: 'dove la trovi la voglia di meditare ogni giorno? dove la trovi la motivazione per farlo?'. Questa domanda, fatta da una persona che mi conosce molto bene, mi ha lasciato di stucco. La mia risposta è stata: 'tu pensi davvero che io sia motivata ogni giorno? seriamente?'


Capiamoci. La meditazione mi ha cambiato la vita. Penso sia tra le cose migliori che ho incontrato e credo che la pratica giornaliera sia il regalo più grande che possa fare a me stessa. Il momento in cui pratico è unico e me lo ritaglio con amore e con piacere. Detto questo, ci sono giorni in cui mi sveglio e preferirei farmi tutta Milano a piedi scalza sotto la pioggia piuttosto che sedermi e meditare. So quanto bene mi faccia, sono consapevole della bellezza che è, ma semplicemente non mi và, c'è poco da raccontare.

Ma mi siedo, e lo faccio lo stesso.


Non sto più ad aspettare la voglia, l'ispirazione, la motivazione, la carica. Tutte queste bellissime amiche, quando arriveranno sarò felice di accoglierle a braccia aperte ma fino ad allora bisogna continuare a lavorare.


Ed è pensante, è duro, è frustrante. Ed è anche l'unico modo in cui si ottengono veramente le cose.


Mi sento stupida, mi sento di non essere abbastanza e invento ancora alibi, ma lo faccio lo stesso. Nella mia testa penso di assomigliare a mio nipote di due anni e mezzo quando piange disperato buttandosi per terra, strillando e sbattendo i piedi senza alcun motivo al mondo ma non importa, perché lo faccio lo stesso.


Se per caso stai pensando che io sia una persona 'speciale' o 'fortunata' o 'così di carattere' e tu invece non sei così forte per farlo, ti voglio ricordare quello di cui parlavamo all’inizio:

il lavoro, ma non solo quello.

Tu sei la stessa persona che si è alzata di notte per controllare la febbre di tuo figlio, tua madre, una tua amica. Sei la persona che ha fatto mattina per consegnare quel progetto. Sei la persona che ha rispettato quell'impegno facendo i salti mortali. Sei la persona che ha dovuto ricominciare da zero quando tutto è andato in pezzi.


Hai già ampiamente dimostrato a te stesso che sei capace di fare anche quando proprio non ti va, a rilento, mormorando, ma lo fai. E se lo fai per il tuo lavoro, per gli obblighi, o per altre persone, perché non dovresti essere capace di farlo per te stesso? Perché non dovresti farlo per quella cosa che sai che ti fa stare bene? che sia la meditazione, la palestra, le uscite, cucinare, pulire, studiare, cambiare lavoro, organizzare, lavorare ad un nuovo progetto, non importa cosa.


Pensaci. Tu sei la stessa persona, hai la stessa forza devi solo direzionarla per quello che vuoi, se davvero lo vuoi. La tua testa continuerà ad inventare scuse su scuse. Tu ascoltala, dille che ha perfettamente ragione, ovviamente, e poi informala del fatto che tu lo farai lo stesso, con o senza il suo aiuto. Ci sono giorni in cui lei si arrenderà e questo renderà tutto più facile. Ci sono giorni in cui i pensieri si accumuleranno e questo complicherà ancora di più le cose.


Il punto è che non importa che sia facile o difficile, bello o brutto. Non importa nemmeno se non è il massimo della tua prestazione fin tanto che è il massimo che puoi dare. L'importante è scegliere di farlo.


Non voglio incitarti ad essere una macchina da guerra, a non prenderti delle pause, a non rimandare degli impegni perché anche ascoltare la stanchezza è segno di prendersi cura di se stessi. Voglio solo ricordarti che non hai bisogno di nessuna bacchetta magica, nessun nuovo metodo, hai già tutto quello che ti serve in questo momento, lo hai sempre avuto.


Ripeti a te stesso, con la massima gentilezza, che va bene sentirsi in quel modo, che va bene essersi svegliati con il piede storto o avere realmente un brutto periodo.

Ma oggi, qualsiasi cosa sia, falla lo stesso.

Il tuo benessere è la più grande motivazione che tu possa mai avere.


Anche se non te lo ricordi più, eri un bambino che è caduto centinaia di volte prima di imparare a camminare e fortunatamente nemmeno per un secondo hai pensato 'Non posso farcela'. Questa è la tipologia di forza che possiedi.



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