Proverò a fare una sintesi: è davvero tutto molto bello e poi arrivano le crisi.
Che sia a lavoro, in famiglia, nelle relazioni, nel tuo nuovo o vecchio progetto, arrivano.
Tutte diverse e tutte insieme.
La prima cosa che ti colpisce è la tempistica.
Non c'è momento peggiore in cui poteva succedere, non c'era frangente che potevano scegliere con più accuratezza per comparire.
L'altra parte che colpisce sono tutte le cose che, ancora una volta, non sei tu:
Non sei pronto
Non sei abbastanza
Non sei in grado di affrontarlo
Non ce la fai più e non si è mai preparati per nessuna di queste sensazioni.
Arriva un momento in cui non sono più le singole cose ad andare in pezzi, sei tu che vai in pezzi. Ed è orribile quanto inevitabile.
C'è chi cerca nel capo, nel partner, nell'amico, nel sistema il 'colpevole' a tutti i suoi mali o chi si carica addosso tutte le responsabilità anche quando non gli appartengono. Ho provato a fare entrambe le cose e ti assicuro che in nessuno dei due casi sono riuscita a stare meglio.
Trovare un colpevole non risolve la situazione, aiuta solo a puntare il dito verso qualcosa o qualcuno e ti suggerirei di smettere di farlo perché avrai bisogno di entrambe le mani per tirarti su. Non perdere altro tempo.
Al di là delle colpe e delle cause, un punto comune a tutte le crisi è che ti obbligano a fermarti. È una tipologia di obbligo molto particolare perché volendo puoi comunque andare avanti con la tua vita come se niente fosse, puoi far finta che non è così grave, puoi occuparti di varie faccende saltando questa parte, puoi scegliere di non parlarne nella speranza che tutto si risolva da solo ma il problema resta lì ad aspettarti.
Assomiglia ad un labirinto senza mura. Hai le sensazione che puoi camminare liberamente, esplorare ció che vuoi e vedere tutto quello che ti circonda ma più lo fai più ti accorgi che ti sta mancando l’aria. Puoi muoverti in varie direzioni ma se non ti fermi, resti bloccato.
Ora, immagina di essere ancora fermo in quel labirinto. Hai provato ad uscire in tutti i modi, sei stremato, consumato e senza forze. Improvvisamente senti una voce che ti dice 'se vuoi puoi arrenderti e uscire, nessuno ti guarda e nessuno ti giudica' cosa pensi che faresti in quel caso? Con molta probabilità, ti arrenderesti.
Quella voce, il più delle volte, è la nostra.
Ognuno di noi si conosce abbastanza bene da sapere come auto-sabotarsi. Sappiamo quali sono le frasi che possiamo usare per farci crollare, ognuno le sue: 'te lo dicevo che non saresti stato in grado di farlo' 'non hai più tempo per questa cosa' 'non fa per te’ ‘non hai l’età’ 'non hai la stoffa', anche qui una lunga serie di ‘non’.
Vorrei dirti che esiste un modo per placare o semplicemente abbassare il volume di quelle voci, ma personalmente non l’ho ancora trovato. Posso dirti invece una cosa che ho imparato a fare, o per meglio dire a ripetermi: il perchè.
Quando hai compiuto quella scelta, quando hai intrapreso quella strada, quando hai immaginato quel progetto dentro di te era chiaro il perché lo stavi facendo. O forse all’inizio preso dell’euforia, dal momento, dall’intuito hai semplicemente iniziato.
Ma ora che sta andando tutto male è importante focalizzarti sul perché lo hai fatto e non accontentarti della prima risposta che ti viene in mente.
Il primo perché infatti sarà superficiale, forzato e potrai anche pensare ‘ma chi me lo ha fatto fare appunto’ ma vai avanti. Continua a chiederti perché e quando trovi una risposta chiediti il perché di quella risposta e ripeti questo esercizio per iscritto fino ad arrivare a rispondere a 5 perché di seguito.
Più andrai avanti con la domanda più la risposta non sarà immediata e va bene.
Non devi trovare tutte le risposte in 5 minuti ma io ti consiglierei di ritagliarti comunque un tempo per farlo altrimenti rischi di rimandare o e di non farlo mai.
Facciamo un esempio banale. Hai iniziato la dieta e ora sono arrivati tutta una serie di problemi per cui sarebbe più facile mollare che andare avanti.
‘Perché lo hai fatto?’ ‘per perdere peso’
‘perchè vuoi perdere peso? ‘per sentirmi meglio con il mio corpo’
‘perche vuoi sentirti meglio con il tuo corpo?’
avanti così per altri due perché.
Quando arriverai all’ultima domanda, se lo farai veramente fermandoti e interrogando te stesso, se lo farai rispetto ad un argomento molto significativo per te, se sarai completamente onesto con te stesso, rimarrai stupito dalla tua risposta.
Sorgeranno cose di cui non sapevi l’esistenza.
Potrà succedere che troverai solo banalità e ti renderai finalmente conto che non ha senso continuare in questa direzione e quindi non sarà un ‘arrenderti’ ma un prendere coscienza di cosa realmente vuoi e cercare un'altra strada.
Oppure troverai la tua voce.
Troverai la voce che sovrasterà tutti quei ‘non’ che ti sembravano così assordanti. Troverai la forza per andare avanti. Ti sentirai immensamente grato per questa crisi perché ha fatto emergere quanto tieni a qualcosa prima di perderla, prima di mandare tutto in aria, prima di arrenderti.
Vedrai le difficoltà con una calma diversa perché non importa quanto ci vorrà ad uscire da questo labirinto, ora sai bene perché sei entrato e dove vuoi andare.
La forza della chiarezza non consiste nel non incontrare ostacoli lungo la strada ma nel mantenere una visione precisa di cosa ti sta aspettando dietro questi.
C'è una frase molto bella che dice 'quando il perché è forte il come si trova sempre' e io, come ormai avrai capito, credo fermamente in questo. Nonostante ciò, penso che bisogna prendersi il tempo per cercarlo quel perché, per analizzarlo per capirlo e capirsi. L'esercizio ti serve proprio a questo, altrimenti rimangono solo belle parole.
Quando troverai il tuo perché ripetilo a voce alta, sussurralo mentre cammini, scrivilo a ripetizione, mettilo come sfondo sul telefono, trova delle immagini e dei simboli che te lo ricordano e circondatene.
Ci vorrà del tempo per fare questo esercizio con la piena consapevolezza di cosa porta con sé e ci vorrà anche tempo per accettare le risposte che arriveranno, ma ti assicuro che puoi farlo perché:
Tu sei pronto.
Tu sei abbastanza.
Tu sei in grado di affrontare qualsiasi cosa ti sia passata per la testa.
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